Cucinare con il forno è sicuramente molto comodo, ma è meglio usarlo statico o ventilato? Ecco svelata la risposta esatta.
Il forno è un elettrodomestico indispensabile in cucina. Che sia elettrico o a gas, non se ne può proprio fare a meno! Inoltre, è molto facile e comodo da usare, in quanto ci aiuta a preparare ricette anche elaborate con il minimo sforzo e poi, ammettiamolo, usando questo strumento si sporca anche meno la cucina!
Ad ogni modo, perché i nostri piatti cotti al forno vengano a regola d’arte è importante adottare alcuni semplici, ma necessari accorgimenti. Fra questi c’è anche la scelta fra la modalità statica o ventilata.
Spesso ci si chiede quale opzione sia la migliore. In realtà la risposta dipende dal tipo di pietanza che si vuole preparare. Se quindi non vuoi sbagliare continua subito a leggere il nostro articolo e scopri quando è meglio usare il forno statico e quando quello ventilato.
Forno statico o ventilato? Quale modalità scegliere a seconda della ricetta
Come abbiamo anticipato poco fa, molte persone quando usano il forno non sanno se sia meglio impostare la modalità statica o ventilata. Ebbene, non esiste una risposta univoca a questa domanda. L’opzione giusta dipende dalla ricetta che si vuole preparare e dal tipo di cottura che si vuole ottenere.
In particolare, il forno statico funziona per irraggiamento e sfrutta delle resistenze presenti nella parte inferiore e superiore del forno. La cottura risulta quindi meno uniforme, ma allo stesso tempo più lenta e delicata. Pertanto, la modalità statica è indicata per i lievitati e, dunque, per la pizza, la focaccia, il pane, il pan di spagna e le torte e i dolci in generale.
Il forno ventilato, invece, funziona grazie all’attivazione di una ventola che, muovendo l’aria, consente di cuocere le pietanze per convezione, in maniera più veloce ed uniforme. Inoltre, permette di ottenere una deliziosa crosticina all’esterno e di mantenere l’interno della ricetta bella morbida. Per questo è consigliato per cuocere piatti come pasta al forno, arrosti, pesce al cartoccio, verdure e biscotti, crostate e dolci dal cuore tenero. Non bisogna inoltre dimenticare che questa opzione consente di cucinare più pietanze contemporaneamente, senza rischiare che nel forno si mescolino profumi e sapori.
Un’altra differenza tra forno statico e ventilato sta nel calore e nella durata: le due tipologie differiscono di circa 20-25 gradi. Se a casa si ha un vecchio forno a gas o comunque un modello sprovvisto di ventola, ma si ha bisogno di sfruttare la modalità ventilata, basterà quindi aumentare la temperatura. Per esempio, se in forno ventilato si impostano 180 gradi, in quello statico se ne imposteranno 200 e così via. Al contrario, nel caso in cui si debba cuocere un lievitato in forno ventilato basterà ridurre la temperatura di circa 20 gradi.