Il vero cartoccio non è quello che pensi: butta via la carta stagnola, fallo da chef

Il vero cartoccio non è quello che siete abituati a vedere, buttate via assolutamente la carta stagnola e fatelo come lo chef.

Nelle cucine degli italiani si utilizza solitamente la carta stagnola, appunto, per fare questo piatto, ma non c’è niente di più sbagliato.

Pesce cartoccio, come si fa?
Il pesce al cartoccio non si fa con la stagnola (ZoomCucina.it)

Su Youtube lo chef Fabio Campoli ci spiega come fare questa preparazione in pochi minuti e migliorare rispetto a quello che solitamente si realizza in casa. Sul suo sito Campoli si definisce come “chef imprenditore e innovatore“, spiegando che ha saputo dare un nuovo scenario a questo mestiere mettendosi al servizio di un pubblico sempre più importante.

Dal 1998 entra in contatto con il pubblico italiano grazie a programmi televisivi, radiofonici e libri oltre a docenze in giro per lo stivale. Oggi ha capito che sfruttare il mezzo internet è sicuramente una risorsa da non sottovalutare anche per chi lavora in cucina.

Fin da quando era bambino ha coltivato due grandi passioni per la gastronomia e per la musica e a 14 anni ha iniziato a lavorare in diversi ristoranti dei Castelli romani. Sicuramente si tratta di una figura meno nota dei vari Bruno Barbieri, Giorgio Locatelli, Carlo Cracco e Antonino Cannavacciuolo, ma il suo peso all’interno del mondo della cucina è sicuramente molto importante.

Andiamo a scoprire come ci consiglia di fare il cartoccio.

Lo chef Campoli e il cartoccio

Il cartoccio siamo abituati a farlo mettendo il pesce o la carne all’interno della carta stagnola, chiudendola e inserendola in forno. Oggi però vi sveliamo come lo fa chef Campoli per un risultato che ha tutto un altro sapore.

pesce cartoccio in cucina
Come fare il vero pesce al cartoccio? (Youtube @fabiocampoli) ZoomCucina.it

Specifica che se lo facciamo con l’alluminio, più che al cartoccio avremo un pesce incartato. Dividete il pesce a metà e metteteci sopra delle olive e dei pomodorini adagiandolo su un foglio di carta forno. Sul perimetro spennellate con l’uovo battuto e “incollateci” un altro foglio sopra.

Lo chef si raccomanda di utilizzare un cartoccio per ogni porzione. Il forno non deve essere mantenuto a 220°, con il quale si inizia la cottura, ma si porta a 170° per evitare che la carta diventi nera e dunque tossica.

Alla fine avrete un pesce fragrante e succulento che avrà tirato fuori l’umidità e che non sarà secco come può capitare quando lo si prepara al forno. Dopo averlo tirato fuori dal cartoccio impiattate con eleganza e servite ai vostri amici con i quali condividerete una splendida esperienza di gusto e condivisione.

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