Le 3 forme della vaniglia: perché si differenziano e quale scegliere in base alla ricetta

Vaniglia che passione, utile per svariate ricette e sempre pronta ad aggiungere quel tocco assolutamente unico.

Un ingrediente, un elemento unico, aroma, sapore, tutto insomma, all’interno di una infinità di ricette e prodotti. La vaniglia è una delle regine assolute della cucina, grazie alle sue proprietà, e cosi come accennato, alla sua capacità di adattarsi a svariati utilizzi. Originariamente con il nome Vanilla si fa riferimento a un genere di piante tipiche dei paesi tropicali. La più importante, la Vannilla plafonilia è di fatto colei che genera la vaniglia, la spezia più che mai apprezzata.

Vaniglia origine
Caratteristiche pianta – zoomcucina.it

La famiglia è quella delle orchidacee con una capsula morbida come frutto, chiamata baccello o bacca, generalmente lunga tra i dieci e i venti centimetri. Originaria, cosi come anticipato, delle foreste umide dell’America tropicale, in particolare del Messico, la pianta è attualmente coltivata in moltissime località. Il mito, di questa particolare spezia ha resistito nel tempo, arrivando ancora oggi a rappresentare uno degli elementi fondamentali soprattutto della pasticceria mondiale.

Le 3 forme della vaniglia: differenze sostanziali e caratteristiche

Sostanzialmente le tre forme di vaniglia maggiormente utilizzate in cucina hanno dalla loro proprietà particolari che portano a specifici utilizzi a seconda delle stesse tipologie. Bacche di vaniglia, estratto di vaniglia e pasta di vaniglia. Ognuna di queste forme può risultare più o meno adatta per la preparazione di specifici prodotti.

Forme di vaniglia le differenze
Come utilizzare ogni tipo di vaniglia al meglio- zoomcucina.it

Nel primo caso, quando si ha a che fare con il classico baccello di vaniglia, è bene considerare il sapore complesso e assolutamente unico, nemmeno minimamente paragonabile a quello offerto dalle altre due forme citate.

Il baccello di vaniglia, generalmente può arrivare a costare fino a più di 150 euro al chilo, ragion per cui non sempre è possibile utilizzarlo per ogni tipo di preparazione. Ideale, per la preparazione di cocktail, creme brulèe e gelati.

Tocco intenso e assolutamente speciale. L’estratto di vaniglia è invece ricavato da una procedura che prevede l’immersione dei baccelli in alcol e acqua.Anche in questo caso ci si trova di fronte a un sapore assolutamente intenso, molto adatto per specifici ambiti culinari, tra i quali particolari ricette di carne, soprattutto negli Stati Uniti d’America.

Infine la pasta di vaniglia è una sorta di composto gelatinoso che contiene estratto di vaniglia. Agente addensante, generalmente, ma anche propriamente un dolcificante.

Per molti rappresenta la versione economica del baccello originale, chiaramente utilizzato per ottenerne praticamente lo stesso risultato finale, di gusto e non solo. Una spezia, insomma, più che mai rilevante ed efficace in cucina.

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