Olio di oliva in padella, ti svelo perché non andrebbe mai utilizzato: hai sempre sbagliato

Se sei abituato ad usare l’olio di oliva in padella, stai commettendo un errore: ecco perché non dovresti più utilizzarlo.

In cucina, uno degli ingredienti immancabili in ogni ricetta è di sicuro l’olio di oliva. Questo è un grasso buono usato tanto in cottura quanto usato a freddo per decorare i piatti già pronti.

Perché non usare olio di oliva
L’olio di oliva ha molte proprietà ma non è il più adatto per cucinare – zoomcucina.it

L’olio extravergine d’oliva, chiamato anche EVO, è tra i prodotti d’eccellenza della nostra terra. Viene utilizzato sempre e a buon diritto vista la sua alta concentrazione in polifenoli e alla presenza di vitamina E. Solo che, se lo usi in padella, stai sbagliando, ed ecco perché non dovresti più utilizzarlo.

Perché non dovresti utilizzare l’olio di oliva in padella

L’olio di oliva è un potente antiossidante ed è consigliato anche per chi soffre di patologie cardiocircolatorie poiché è in grado di regolare il numero e il flusso delle piastrine così come di tenere sotto controllo la pressione sanguigna.

Perché non usare l'olio di oliva per cucinare
L’olio di oliva ha un basso punto di fumo dunque brucia in cottura – zoomcucina.it

Contenendo grassi monoinsaturi, riduce il rischio di ictus e trombosi. Inoltre è anche un buon analgesico e antinfiammatorio grazie alla molecola oleocantale che svolge un’azione simile all’ibuprofene. Nonostante tutti questi benefici, l’olio di oliva ha un bassissimo livello di acido oleico e anche se questo è segno di grande qualità, vuol anche dire che non è adatto per tutte le cotture.

Infatti, stai sbagliando se lo usi in padella per friggere poiché l’olio di oliva ha un basso punto di fumo (la temperatura a cui l’olio brucia) e dunque, tenderà a bruciare molto in fretta. Non è quindi il più adatto, tra tutti gli olii, per cuocere o per friggere.

Nonostante sia il migliore in termini di benefici per l’organismi, vista la sua qualità e la sua composizione, in ogni caso sarebbe meglio usarlo a freddo nelle salse o nei condimenti, preferendo altri oli per cucinare. In linea di massima vale la regola che, meno è alta la qualità dell’olio e maggiore sarà il punto di fumo.

Quindi l’olio di oliva o l’extravergine è considerato “pesante” per friggere o grigliare rispetto all’olio di semi di girasole, per esempio. L’olio di semi di girasole ha infatti un sapore “leggero” che non sovrasta quello delle pietanze.

Ha un punto di fumo più alto ed è quindi più indicato per la frittura. Infatti questo olio regge i 180° C. Anche l’olio di arachidi ha un punto di fumo così elevato. Dunque questi due olii sono sicuramente da preferire all’olio di oliva per la frittura.

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