Gli aumenti considerevoli di prezzo dell’olio extravergine d’oliva ci hanno portato a prendere la decisione di acquistare spesso il più economico olio di Sansa. Ma è salutare?
Sono molti i dibattiti che si sono fatti in merito, ma prima di darvi una risposta andiamo a scoprire più da vicino di cosa si tratta.
L’olio di sansa è estratto con solventi dai residui di lavorazione delle olive nel frantoio che contengono ancora una piccolissima percentuale di olio. Questa è praticamente impossibile da estrarre con i classici metodi meccanici. I residui che sottolineiamo sono soprattutto buccia, polpa e noccioli per estrarre l’olio viene utilizzato l’esano, il solvente prima indicato.
Si tratta della stessa tecnologia utilizzata per l’olio di semi, poi con un processo di distillazione il solvente viene separato dal ‘succo’ di Sansa. Questo fa in modo che il costo sia molto inferiore, infatti dagli 8-10 dell’evo questo scende a una cifra di circa 5-6 euro ovviamente in base alla sua qualità.
Ora però andiamo a vedere quale sono la sua qualità e se è consigliabile acquistarlo, soprattutto cercando di capire come va utilizzato nelle nostre cucine.
Olio di Sansa, quando e dove utilizzarlo
Per capire qualcosa in più dell’olio di sansa possiamo dire che rispetto all’olio extravergine di olive ha una percentuale maggiore di acido linoleico, ma ha meno acido elaidinico. Il motivo è legato ai processi di rettifica che avvengono durante la trasformazione utilizzando il calore.
In cucina viene utilizzato soprattutto nelle preparazioni che vengono fatte al forno, adatto per focacce, pane, biscotti e in grado di dare una maggiore croccantezza rispetto agli altri. Si utilizza meno rispetto agli altri invece per la frittura e per il condimento a crudo, soprattutto in questo ultimo caso il suo utilizzo è quasi inutile visto che dona poco sapore ai piatti che andiamo a condire.
Insomma ci troviamo di fronte a un prodotto versatile e utile sotto diversi punti di vista, che non deve essere demonizzato in toto come prodotto nocivo ma che dobbiamo capire si tratta di un alimento di minor qualità e che ha i suoi pro e i suoi contro. Diventa dunque fondamentale saperlo gestire.
Si può sicuramente utilizzare in cucina per risparmiare e non andare a sprecare l’olio evo sui prodotti da forno, risparmiando così considerevolmente quando facciamo i conti a fine mese. E voi l’avete mai usato? Sicuramente alcuni ne conoscono le proprietà, per gli altri speriamo di essere stati d’aiuto.