Quando la padella risulta pericolosa per la nostra salute? Guardala con attenzione: se noti questo dettaglio è meglio non usarla!
Il mondo del buon cibo e della buona cucina cammina correlativamente all’utilizzo dei più comuni utensili adibiti alla cottura dei cibi: basta pensare alle griglie, alle pentole, ai tegami e alle padelle. Grazie a questi possiamo preparare i sughi per la pasta o i più classici ragù, così come cuocere bistecche di carne, pollo, maiale, ma anche pesci di vario genere e persino verdure. Grazie ai materiali di cui sono composti, troviamo rivestimenti in grado di mantenerli intatti e a lungo nel tempo, anche se si dovrebbe prestare assoluta attenzione.
Le pentole e le padelle di ultimissima generazione sono decisamente più sicure rispetto a quelle di un solo decennio fa. Indubbio è però l’uso di queste, specialmente se le abbiamo in casa da diversi anni. C’è in particolare un dettaglio da osservare sul fondo delle padelle e che dovrebbe essere campanellino d’allarme per la nostra salute. Scopriamo tutti i dettagli.
Senza fare alcun tipo di allarmismo, molte delle padelle che possediamo in casa potrebbero rappresentare un rischio per la nostra salute. In particolare parliamo di quelle un po’ più vecchie, magari acquistate circa 7/10 anni fa, che nonostante tutto si prestano ancora a diverse preparazioni come sughi, cotture di carni, pesci e verdure. Negli anni sono stati effettuati diversi studi circa la sicurezza dei suddetti utensili e i risultati possono in qualche modo preoccupare.
In particolare, pentole e padelle di ultima generazione presentano rivestimenti molto più sicuri sia in termini di cottura, sia in quelli di rilascio di sostanze chimiche. Tuttavia, quelle un po’ più anzianotte potrebbero vedere i rivestimenti in PFOA, sostanza definita probabilmente cancerogena. Questa vedeva il suo impiego nei rivestimenti delle padelle antiaderenti per evitare che il cibo potesse attaccarsi e al contempo usare meno grasso.
Nel 2015 questo materiale è stato bandito dai metodi di rivestimento, anche e soprattutto per via del forte impatto ambientale che avesse, in termini di inquinamento. Va da sé però considerare che una padella acquistata 9 anni fa possa presentare presenza di PFOA. Uno studio della University of Exeter pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives ha rivelato come livelli elevati di questa sostanza possano arrecare danni non indifferenti alla tiroide, in particolare nelle donne. Bisogna tuttavia ammettere che difficilmente potrà sviluppare problematiche poiché le sostanze nocive si sprigionano solo ad altissime temperature.
In termini di materiali, le padelle al momento più convenienti sono quelle in terracotta, a patto che non vi siano rivestimenti in smalto o altre sostanze. Ecco perché è consigliato usarne di più iin questo materiale per la cottura degli stessi cibi, essendo poroso e in grado di assorbire gli odori. Se notiamo nella nostra padella vecchia il rivestimento scorticato o staccato, sarebbe preferibile non usarle più in quanto potrebbe rimanere attaccato al cibo stesso che mangiamo. Come detto non bisogna fare allarmismi, piuttosto acquistare una padella o pentola di ultima generazione per cucinare in termini sicuri.
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