Tra il 14 e il 15 settembre sarà protagonista a Roma la Vendemmiata Romana al Museo Orto Botanico di Roma al Largo Cristina di Svezia 24.
Al momento non abbiamo informazioni sugli orari e sui costi, ma sappiamo che si tratta di un evento assolutamente da affrontare.
L’evento viene organizzato per il terzo anno consecutivo da Sens Eventi con Francesca Romana Maroni ceo e Luca Maroni analista sensoriale. Si tratta della festa dell’uva del Vigneto Italia più famosa e attesa nella capitale perché porta alla luce prodotti davvero eccezionali e di pregiata qualità.
Ci troviamo nel cuore di Trastevere, uno dei quartieri più caratteristici della capitale e che fa da cornice oltre che a eventi come questo anche a splendide possibilità di muoversi in passeggiate che ci portano al centro di monumenti e strade che raccontano la Roma di un tempo creando romanticismo e nostalgia.
Il Vigneto d’Italia è una prima scelta del nostro paese, impiantato nel 2015 proprio da Maroni con la collaborazione dell’Università La Sapienza di Roma, l’Università della Tuscia e ai Vivai Cooperativi Rauscedo. È il primo vigneto al mondo che riesce a proporre, in un unico luogo, ben 150 varietà di vitigini autoctoni che provengono da ogni regione del nostro paese creando una biodiversità davvero molto interessante.
Ma cosa c’è da aspettarsi per chi si recherà alla Vendemmiata Romana? Sicuramente ci sarà la possibilità di bere bene, di assaggiare dei vini pregiati e di farlo in un contesto davvero molto particolare e interessante sotto ogni punto di vista.
Non mancheranno ovviamente gli appuntamenti che Sens propone ogni volta che organizza un evento come incontri didattici, laboratori sia per adulti che per bambini e tutto con al centro l’uva e il vino che sarà protagonista assoluto.
Sarà presente Michele Damiani, archeologo, che indirizzerà i presenti nell’approfondire, in chiave quasi comica, come gli etruschi riuscirono, grazie al bere, a entrare nelle storie degli eroi omerici. La Professoressa Maria Giovanni Biga, anche lei archeologa, affronterà il racconto del vino e anche i rituali che si utilizzavano nel Vicino Oriente Antico all’Età Classica.
Insomma gli amanti del vino, del buon bere, della qualità e della natura non potranno mancare di fronte a questo splendido scenario che permetterà anche di guadagnare al turismo con tante persone che verranno da tutta Italia per seguire l’evento come è accaduto anche nelle precedenti due edizioni che sono andate davvero molto bene.
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